24 luglio 2007

Harry Potter e l'Ordine della Fenice

Venerdì sera sono andata al cinema a vedere Harry Potter e l'ordine della Fenice.
Bello! In alcuni punti anche un po' thriller...
Una storia carina anche se in alcuni punti un po' tirata, ad esempio non si capisce perchè Silente (il preside della scuola di maghi) si comporta in quel modo e poi quando lo spiega non sta in piedi la scusa.
Sicuramente molto meglio del 4 che mi aveva proprio deluso!




Quello che mi ha fatto rimanere un po' è vedere l'attore che fa Harry così bello e soprattutto così... uomo!

Hermione invece se la cava meglio perchè è bellissima ma può passare ancora per una sedicenne:

Purtroppo il Tg2 del 21/07/07 delle 13 circa ha svelato gli eventi principali del settimo libro e anche il finale, rovinandoci tutto.
Accidenti!!!!

02 luglio 2007

Informatica, ennesimo inciampo di Repubblica

L'ultima perla di giornalismo "a-casaccio" arriva da Repubblica, che titola: "Pc in regalo a una scuola nigeriana. Ma non c'è elettricità". Notizia in perfetta sintonia con il luogo comune dei progetti tecnologici ambiziosi che inciampano sistematicamente nelle banalità più sciocche che non erano state previste. Com'è bello e consolatorio vedere che i geni della tecnologia sono fallibili come e peggio degli esseri umani normali.


Ecco una cattura della schermata di Repubblica, presa prima che l'imbarazzo (si spera) la obliteri:






Dice la didascalia: "Trecento computer portatili low-cost, tutti colorati e pensati apposta per i più piccoli, sono stati donati da un'associazione americana a una scuola nigeriana di Abuja. Peccato che lì non arrivi l'elettricità. L'Olpc, fondata da Nicholas Negroponte, porta avanti infatti un programma per favorire l'informatizzazione nei paesi in via di sviluppo, donando pc portatili da 100 dollari. Che, per ora, alla scuola Galadima non potranno essere usati."


L'articolista, ovviamente, non s'è chiesto cosa potesse essere quella curiosa manovella gialla che sporge dal laptop in questione. Un temperamatite, forse? Una leva come quella delle vecchie calcolatrici meccaniche? La leva del ritorno carrello delle macchine per scrivere? Una sofisticata antenna Wifi? Un talismano per allontanare il malocchio?


Come sa chiunque segua realmente l'informatica, quello non è un laptop qualsiasi. E' XO, lo speciale computer portatile realizzato appositamente per i bambini dei paesi in via di sviluppo dal progetto One Laptop Per Child. I progettisti, che non sono scemi come li dipinge l'articolo, sanno benissimo che in molti paesi in via di sviluppo non c'è l'elettricità, per cui hanno realizzato un laptop Linux a bassissimo consumo, alimentato da batterie ricaricabili anche a mano. Usando, per esempio, l'apposita manovella gialla.


Se Repubblica si fosse presa la briga di controllare prima di sparare l'ennesima bufala (cito giusto un paio di precedenti mirabili), avrebbe scoperto che questo fatto è scritto chiaramente nel sito dell'OLPC: "XO can be recharged by human power".


Ma ancora una volta, la voglia di scoop e di soddisfare un preconcetto hanno prevalso. Complimenti a tutti gli interessati per la grande lezione di giornalismo informatico.


Fonte:
Articolo di Paolo Attivissimo

Quindicesimo anniversario della croce della Zeda

Eccovi il racconto della giornata di ieri, la metto sul blog perchè mi è piaciuta così tanto che voglio condividere con tutti quello che mi è successo.
Sono salita al monte Zeda sopra Intra con il CAI di intra e gli amici in occasione del 15° anniversario della croce che c'è in cima.

Parto con molta poca voglia e indecisione...

La nebbia umida ci entra nelle ossa ma noi saliamo imperterriti!


Franco R. ci guida lungo un tratto finalmente pianeggiante.


Accidenti! Sono rimasta indietro! Ma come corre Liborio!


Franco R. evita di spiegarci che ora comincia la lunga salita finale e ci distrae parlando di cave di sassi.


La Zeda ci da il contentino aprendosi un attimo per farci vedere la cima con la croce e richiudendosi quasi subito dopo.


La messa sulla cima è molto commovente ricordando gli amici perduti in montagna.


Torniamo verso la via principale dopo aver deviato verso una sorgente.

La velocissima Ada ci guida nella discesa finale dove ritroviamo anche un po' di sole.



Mangiamo dagli ospitali alpini di Ghiffa.



Liborio ritrova una cara amica: Emma.

Chi è nato ad agosto si alzi, si alzi! E bevilo! Bevilo! Bevilo!


Copio qui un pezzo del diario che ho scritto oggi:

"Era da tanto tempo che non mi sentivo così, mi sono sentita accolta e protetta e provavo una sincera ammirazione per tutte le persone che erano presenti sentendomi in ogni momento felice di poter essere li. Era da tanto tempo che non mi capitava la bellissima emozione di sentirsi tutti uniti in qualche cosa e tutti felici di essere assieme, come se si fosse tutti una famiglia e ora, anche se sono in ufficio a sbrigare lavori noiosi, so che da qualche parte ci sono quelle persone e che ho qualcosa in comune con loro perchè ho fatto parte di una giornata che rimarrà impressa e quindi non mi sento più sola perchè penso che nei loro ricordi ci sono anche io. Quando sarò triste e in brutti momenti e mi sentirò delusa dalle persone che mi fanno star male o un po' depressa per le fatiche della vita, penserò a ieri, alle persone che non vedo l'ora di rivedere e alla cima della Zeda che mi ha sedotto facendomi soffrire ma, nel momento più brutto, scoprendosi dal suo scialle bianco facendomi vedere la punta in modo che ritrovassi la forza per arrivare e poi mi ha sfidato a tornare per poter vedere il panorama che ieri non ci ha concesso. Durante la messa abbiamo cercato di fare un filmato del canto del Signore delle cime ma la fotocamera si è rifiutata di farlo, allora ho registrato il filmato nella mia mente e per tutto il resto della giornata mi sono sforzata di imprimere nei byte del mio cervello le fotografie di tutto quello che riuscivo perchè ho voglia di rivivere ogni giorno quello che è successo ieri, voglio che non mi abbandoni mai!"

Un ringraziamento particolare va a Franco R. che ci ha guidato durante il sentiero e mi ha aiutato ad arrivare in cima quando mi sentivo demoralizzata dalla nebbia. Un ringraziamento anche a Liborio che ci ha invitato e quindi dato la possibilità di avere questa bellissima esperienza. Un ulteriore, ma non meno importante, ringraziamento a tutte le persone presenti che mi hanno dato tantissimo.

Chi vuole le foto aggiunga un commento sotto o mi mandi una mail.

Sabrina