07 aprile 2009

La vera novità è ciò che non invecchia nonostante lo scorrere del tempo

Dal libro L'eleganza del riccio di Barbery Muriel:

"Alle ventuno , quindi, inserisco nel videoregistratore la cassetta di un film di Ozu, le sorelle Munekata. E' il mio decimo Ozu del mese. Perchè? perchè Ozu è un genio che mi salva dal destino biologico.

[...]

Ed ecco una scena splendida.

Il padre, interpretato da Chishu Ryu, attore feticcio di Ozu, filo conduttore della sua opera, uomo meraviglioso, raggiante di calore e umiltà, il padre, quindi, che presto morirà , discute con la figlia Setsuko della passeggiata appena fatta a Kyoto. Stanno bevendo del sake.

IL PADRE

E il tempio del Muschio! La luce metteva ancora più in risalto il muschio.

SETSUKO

E anche quella camelia che vi era posata sopra.

IL PADRE

Oh, l'avevi notata? Che meraviglia! (Pausa.) Nell'antico Giappone ci sono cose belle. (Pausa.) Mi sembra davvero eccessivo voler definire negativo tutto questo.

Poi il film va avanti, e proprio alla fine c'è quest'ultima scena in un parco dove Setsuko, la figlia maggiore, parla con Mariko, la sua buffa sorella minore.

SETSUKO, il volto radioso

Dimmi, Mariko, perchè i monti di Kyoto sono violetti?

MARIKO, birichina

E' vero, sembrano un flan di azuchi.

SETSUKO, sorridente

E' un colore molto grazioso.

Nel film si parla di amore deluso, di matrimoni combinati, di discendenza, di fratelli, di morte del padre, dell'antico e del nuovo Giappone, ma anche dell'alcol e della violenza degli uomini.

Ma sopratutto si parla di qualcosa che sfugge a noi occidentali, e che solo la cultura giapponese chiarisce. Perchè mai queste due scene brevi e senza spiegazione, che non sembrano motivate da nulla nell'intreccio, suscitano un' emozione tanto intensa e racchiudono tutto il film nelle loro ineffabili parentesi?

Ed ecco la chiave del film.

SETSUKO

la vera novità è ciò che non invecchia nonostante lo scorrere del tempo.


La camelia sul muschio del tempio, il violetto dei monti di Kyoto, una tazza di porcellana blu, questo dischiudersi della bellezza pura nel cuore delle passioni effimere non è ciò a cui aspiriamo tutti? E che noi, Civiltà occidentali, non sappiamo raggiungere?

La contemplazione dell'eternità nel movimento stesso della vita.

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