Vi segnalo un articolo scritto ieri (15/03/07) da qualcuno di veramente retrogrado... sia tecnologicamente che giornalisticamente. A cosa serve un articolo del genere? A parer mio solo a riempire una pagina html...
Ecco l'articolo
Vi cito qualche pezzetto:
"Basta guardarsi intorno per capire quanto la nostra vita è cambiata grazie a computer e tecnologie. Anzi, meglio guardare i giovani che ormai da anni ci indicano la via sulla quale noi faticosamente arranchiamo per restare al passo con una evoluzione che si fa sempre più rapida e radicale."
Cominciamo bene!
"Come avveniva in Minority Report, il film di Spielberg (2002), ambientato nel 2054, dove Tom Cruise interagiva con un computer per violare fisicamente ambienti virtuali dove prelevava file direttamente con le mani. Un po’ come se potessimo entrare in una biblioteca virtuale, dall’altra parte del mondo, controllare cosa c’è negli scaffali e poi prenderci un libro per consultarlo prima di rimetterlo a posto, tutto senza spostarci dalla scrivania."
Mi sembra che ci stiamo montando la testa...
"I Technosexual - Basta osservarli: sparano sms alla velocità della luce, considerano la webcam un palcoscenico con cui esibirsi su YouTube, hanno sostituito la company (luogo fisico dove i loro padri trascinavano i pomeriggi) con le community di MySpace e SecondLife, hanno il blog al posto del diario e usano Skype per telefonare tra loro. Gli americani la chiamano post-generation"
Hahaha!
"Anche la profezia storica del giovane Gates, si era nel 1975, sembra superata: «Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa»."
Profezia?!? Questo giornalista si sente Dan Brown!
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